Ma cos’è questo naturismo? Il naturismo integra il nudismo con una concezione più ampia che comprende il vivere in modo naturale, secondo natura in piena armonia con se stessi e con l’ambiente che ci circonda esprimendo la propria nudità integrale . Ma non è solo amore e rispetto per la natura o la libera esposizione del proprio corpo ma anche quella ricerca dell’autentica natura umana che ci fa riscoprire quei valori di un modo di vivere al di là delle apparenze sociali e delle differenze fisiche che troppo spesso la vita frenetica di ogni giorno ci fa dimenticare.
Il naurismo è una filosofia che si basa appunto sui principi del naturale autenticamente umani per niente rigidi e che ognuno può adottarli come preferisce: dai rapporti umani al rapporto con l’ambiente, all’alimentazione all’igiene, dalla medicina naturale allo sport, all’agricoltura biologica alla bioedilizia, piuttosto che dal rapporto più volte intimamente complicato con il sesso. Il naturista affronta ogni problema in un’ottica di rispetto verso gli altri e verso se stesso senza trascendere in fanatismi. Il naturismo non è rappresentato da dogmi che si pongono in maniera rigida verso un idea, ma è uno stile di vita che non fa rinunciare ad alcun piacere ma nel contempo esalta alcuni principi umani fondamentali, il rispetto e la tolleranza, il dialogo tra culture, la disponibilità, l’amore, la compagnia e l’amicizia.
Il naurismo è una filosofia che si basa appunto sui principi del naturale autenticamente umani per niente rigidi e che ognuno può adottarli come preferisce: dai rapporti umani al rapporto con l’ambiente, all’alimentazione all’igiene, dalla medicina naturale allo sport, all’agricoltura biologica alla bioedilizia, piuttosto che dal rapporto più volte intimamente complicato con il sesso. Il naturista affronta ogni problema in un’ottica di rispetto verso gli altri e verso se stesso senza trascendere in fanatismi. Il naturismo non è rappresentato da dogmi che si pongono in maniera rigida verso un idea, ma è uno stile di vita che non fa rinunciare ad alcun piacere ma nel contempo esalta alcuni principi umani fondamentali, il rispetto e la tolleranza, il dialogo tra culture, la disponibilità, l’amore, la compagnia e l’amicizia.
Una nuotata, una partita di pallavolo, una grigliata, una partita a carte ecco che ci si accorge che nudi a contatto con l’aria, il sole, il mare, gli amici ci si sente bene, si prova un senso di libertà e di armonia che forse gli abiti avevano represso, ci si accorge ben presto che il costume addosso per nascondere alcune parti del corpo, non ha alcun significato e il pudore di mostrarsi nudi svanisce. Ci si accorge poi che il nudo affratella, indica la disponibilità verso il prossimo mentre il costume fa mantenere le distanze, sottolinea le differenze, ci induce a recitare il nostro ruolo. Il cosiddetto senso del pudore, allora, non è innato: esso appare piuttosto un’acquisizione che l’ ambiente socioculturale nel quale viviamo ci assicura. Per il naturista il vestito serve a proteggersi dal freddo e la nudità vissuta sulle spiagge, nelle saune, nei siti naturisti o comunque in collettività non provoca eccitazione sessuale. E’ l’abbigliamento, specie se ridotto, che diventa un malizioso strumento di provocazione erotica.... Pochi ambienti sono più casti di un campeggio o una spiaggia naturista, frequentati da intere famiglie con bambini e adolescenti. Il corpo umano è bello e non ha senso nascondere certe parti inducendo curiosità morbose.
Molti arrivano al nudo-naturismo per reazione ad un certo tipo di educazione, molti per trasgressione, per il gusto del proibito, molti ci arrivano seguendo la moda... ma sarebbe meglio arrivarci assumendo una propria convinzione che la pratica naturista è una cosa naturale che aiuta a mantenere un propria armonia e un proprio equilibrio interiore e che non ci deve essere alcuna vergogna nel mostrare la propria nudità.
Nudi: quando e dove?
Nell’acqua, sempre nudi, perché è una vera felicità. Nudi per abbronzarsi e fare passeggiate sulla spiaggia o nei villaggi; per la siesta sulla sdraio o per la colazione con la famiglia davanti al bungalow, nudo e felice perché lo sguardo degli altri in un villaggio naturista ci lascia completamente liberi di essere se stessi, così come siamo.
Nudo con l’ asciugamano da posare sulle sedia del bar per la colazione o l’aperitivo. Ma basta alle idee tramandate: mi vesto quando faccio sport o mentre faccio qualche acquisto o vado al ristorante alla sera … Mi vesto come voglio e se lo voglio. E’ solo in un villaggio naturista che ci si sente così liberi.
L’accesso ai terreni e siti naturisti è riservato ai soli possessori di tessere rilasciate dalle associazioni nazionali affiliate alla FENAIT.